[durata progetto 12/2021 – 12/2025]
Di cosa si tratta
FIRE-RES – che sta per “Tecnologie innovative e soluzioni socio-ecologiche-economiche per i territori resilienti al fuoco in Europa” – ha avuto inizio a dicembre 2021 e terminerà alla fine del 2025 (https://fire-res.eu/). Il progetto ha l’obiettivo di rendere i boschi europei più resilienti nei confronti degli incendi estremi sviluppando un flusso di azioni innovative: una migliore comprensione del comportamento e dei fattori scatenanti gli incendi estremi, l’impatto sul paesaggio sull’economia e sulle comunità locali, le strategie gli strumenti di gestione delle emergenze per la migliore governance, la resilienza della società e la comunicazione e consapevolezza dei rischi. FIRE-RES ha ricevuto un finanziamento di 19,8 milioni di euro nell’ambito del programma europeo di ricerca e innovazione Horizon2020 e coinvolge 13 paesi europei ed extraeuropei con un consorzio di 34 partner che include università, centri di ricerca, organismi di protezione civile, aziende tecnologiche, industrie e organizzazioni della società civile. Il promotore e coordinatore del progetto è il Centro di Scienza e Tecnologia Forestale della Catalogna (CTFC, Spagna). Si prevede che FIRE-RES contribuirà a ridurre il numero di perdite umane, nonché gli impatti negativi su edifici, territorio, ecosistemi e salute, causati dagli incendi in Europa. In tal modo, il progetto contribuirà anche al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea per il 2030.
Contesto europeo
I grandi incendi rappresentano una grave minaccia per l’intera Europa, anche a causa delle possibili implicazioni sul cambiamento climatico. Le aree potenzialmente minacciate dal fenomeno stanno aumentando, mentre gli eventi registrati battono continuamente i record di superficie bruciata, velocità di propagazione, comportamento e impatti. Secondo gli esperti anche territori mai colpiti finora rischiano di essere interessate da incendi in pochi anni. Per questo, la Commissione europea sta investendo importanti risorse per elaborare nuovi modelli e approcci innovativi al problema. Per fare ciò, 34 azioni innovative saranno testate in 11 ambienti su piccola scala territoriale, chiamati Living Labs: si svolgeranno in varie regioni di tutta Europa. Saranno situati in Italia (Sardegna), Francia, Bulgaria, Spagna (Isole Canarie, Catalogna, Galizia), Germania-Paesi Bassi, Grecia, Norvegia-Svezia, Portogallo e Cile. Ognuno si baserà su collaborazioni tra settore pubblico, comunità scientifiche, aziende private e associazioni di cittadini. Le strategie e le azioni attuate a livello locale o regionale saranno quindi potenziate per farne uno strumento di governance, applicabile in un’ampia varietà di condizioni.
Il ruolo del CNR-IBE
Il principale ruolo del CNR-IBE sarà quello di supportare la selvicoltura preventiva antincendio definendo sistemi di lavoro ottimizzati per la riduzione della biomassa combustibile con un duplice scopo: 1) ridurre il costo per ettaro degli interventi grazie a un utilizzo mirato della meccanizzazione e 2) valorizzare i sottoprodotti degli interventi per la produzione di energia o prodotti legnosi. L’obiettivo principale è quello di ridurre il costo complessivo per ettaro degli interventi. In questo modo le risorse economiche annualmente dedicate alla selvicoltura preventiva garantiscono la messa in sicurezza di una maggiore superficie forestale. Tali attività si svolgeranno prevalentemente in due Living Labs (ambiti territoriali) in Sardegna e Catalogna (Spagna). Nel primo, il CNR-IBE collaborerà con CNR-IPAAM, l’Agenzia Forestale Regionale per lo Sviluppo del Territorio e dell’Ambiente della Sardegna (FoReSTAS) e il Nucleo Operativo Soccorsi (NOS), sviluppando assieme il Living Lab Sardegna che ospiterà due cantieri dimostrativi: 1) in pineta litoranea e 2) in macchia mediterranea. In questo ambito territoriale le azioni di innovazione includeranno anche le seguenti tematiche: pascolamento post-trattamento per incrementare l’efficacia degli interventi preventivi, gestione delle emergenze, governance e comunicazione, consapevolezza dei rischi.
Nel Living Lab Catalogna il CNR-IBE collaborerà con il CTFC per la realizzazione di cantieri dimostrativi in pinete di pino d’Aleppo. Infine, il CNR-IBE collaborerà con il Living Lab Cile (regioni Araucania e Bio-Bio) per la valorizzazione dei residui della selvicoltura preventiva nella produzione di biocombustibili ad alto valore aggiunto.
Responsabile scientifico per CNR-IBE
Dr.Gianni Picchi
gianni.picchi [ at ] ibe.cnr.it
Partecipanti IBE al progetto
dr. Michele Brunetti
dr.ssa Laura Bonora
dr.ssa Carla Nati
dr.ssa Nocetti Michela